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Mertesacker rivela le tattiche del DFB contro Messi

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L’esperto DAZN Per Mertesacker ha rivelato come la nazionale tedesca sia riuscita a contenere i circoli della superstar Lionel Messi negli anni precedenti la partita di ritorno della Champions League del Barcellona al Liverpool (9pm in diretta sul DAZN). L’allenatore nazionale Joachim Löw ha spesso usato il termine “allenatore”.

“Quando Messi ha la palla, è fantastico da guardare e difficile da fermare”, ha entusiasmato Mertesacker, che ha dovuto giocare a Messis Argentina nella finale di Coppa del Mondo 2014 con la squadra del DFB. “Devi raddoppiarlo, triplicarlo e accompagnarlo permanentemente, bloccarne la strada verso il cancello”.

Löw ha usato la parola “accompagnare” molto spesso prima della finale di Coppa del mondo 2014: “Non affrontare mai, non scendere mai. Abbiamo sentito che più e più e più volte.”. Se si comincia a scivolare contro Messi, è così veloce che difficilmente si può tornare in gioco. “Devi cercare di tenere Messi lontano dall’obiettivo e bloccare con più giocatori per essere il più vicino possibile”. “E’ troppo agile, troppo veloce, troppo intenso con la palla”.

Il problema: Messi riconoscerebbe immediatamente lo spazio creato dal raddoppio e ne utilizzerebbe altri. Ecco perché non era un’alternativa per lui come difensore centrale lasciare che Messi lo tirasse fuori dalla catena: “È necessaria una buona comunicazione tra le linee. Poi devo dire ai sei: “Mi dispiace, ora hai due avversari”. Non puoi seguire Messi a centrocampo, altrimenti un altro giocatore può saltare nella stanza.

Il fatto che Mertesacker abbia avuto così spesso successo con la nazionale tedesca contro l’Argentina – tra l’altro alle finali dei Mondiali 2006 e 2010 – è dovuto anche al fatto che alla nazionale argentina mancava la struttura del Barca. “L’Argentina non è mai riuscita a combinare i punti di forza della difesa e dell’attacco”, ha spiegato Mertesacker. “La tempesta ha fatto le sue cose, la difesa ha fatto le sue cose. Abbiamo sempre fatto buon uso di questo”.

Argentina aveva “non aveva la sensazione che Messi aveva il pieno controllo”. È anche per questo che ha perso la grande cucciolata con la squadra nazionale: “Ha ottenuto il trofeo personale per il miglior giocatore, non quello per la squadra migliore. Questa è l’unica cosa che si può avere contro di lui”.

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